Storia

Dicembre 2023

E’ forse possibile descrivere la storia della Falegnameria Guli senza fare di Guli il protagonista? Certo che si, anche perché insieme a Guli c’è anche Giuseppe, suo fedele alleato e socio dell’azienda che da oltre vent’anni porta avanti con onore la bandiera.

Di seguito i due racconti di Guli e Giuseppe. La storia di Guli un po’ più lunga solo perché le circostanze hanno consentito al primo di soffermarsi per più tempo sui numerosi dettagli cronologici, tuttavia questa differenza meramente quantitativa seppur forse non casuale, ne contiene essa stessa un significato dal valore intriso di rispetto, diversità e umiltà. Il lettore attento potrà cogliere il tutto, tra le righe.

Guli

Guglielmo è nato nel 1970. Oggi ha 53 anni.

All’età di 15 iniziò la sua avventura nel mondo del lavoro presso la Ferramenta Rampinelli di Vertova, in via Albertoni. Era un commesso e tutti i giorni ascoltava un sacco di persone che con i loro problemi sollecitavano e solleticavano la sua immaginazione. Quante storie sentiva il giovane Guglielmo. Dai problemi domestici più banali fino alle situazioni più complesse in cantiere. E ogni volta bisognava trovare l’arnese o la serie di strumenti adatti per risolvere il tutto nella più completa soddisfazione. Ogni giorno confluivano in lui dettagli di conoscenza pratica collettiva dalle centinaia di artigiani della media Valle Seriana, arricchendolo incessantemente di nuovi punti di vista.

Dopo un paio d’anni già faceva capolino la sua voglia di indipendenza e infatti provò a rilevare la ferramenta con il fratello (Ghili), ma la signora proprietaria non era convinta e comunque la vita aveva in serbo altro per i due fratelli. A 18 venne richiamato per il servizio militare. Durante un congedo a circa metà mandato, accadde un fatto da circostanziare.

Erano le dieci di sera e stava mangiando nel ristorante di famiglia, il Ristorante Pizzeria Leon D’Oro, a Semonte di Vertova, e da qui potrebbe partire tutta un’altra storia, in ogni caso questa è la storia di Guli, non di Luci e Gimmy (i genitori), quindi continuiamo… in sala era presente il Sig. Alberto Bonomi, titolare della Legnotecnica Fattorini.

Evidentemente in paese già giravano buone voci sul giovane sotto naja perché infatti il Sig. Bonomi si fece avanti e chiese al soldato semplice Ghilardi se avesse voluto imparare a fare il falegname.

Usò queste parole “… se vuoi appena finito il militare ti aspetto… ” . Lusingato da questo estraneo così interessato alla sua persona l’appena diciottenne Guli, accettò. Congedato dopo gli ultimi 5 mesi di leva, si presentò al nuovo appello e da li iniziò il suo percorso come falegname.

I 3 anni e mezzo da Fattorini sono tutt’oggi ricordati con piacere e rispetto per una persona squisitissima, un vero signore, il Sig Bonomi, appunto.

Erano gli anni ottanta dove le opportunità di crescita erano all’ordine del giorno. Stava per arrivare la prima figlia e le responsabilità crescevano in tutti i sensi. Il cambiamento era ormai ineluttabile e avvenne per due motivi ormai non più soprassedibili. Il primo, meno importante, era l’aspetto economico, mentre il secondo, vero fattore decisivo, fu che Arredamenti Mistri lo lasciava svolgere operativamente quello che dettavano le sue inclinazioni ovvero fare il falegname, mentre prima, forse per le sue doti carismatiche, era spesso spedito in missioni diplomatiche sui cantieri per stemperare le tensioni grazie al suo atteggiamento camaleotico. Questo, unito al fatto che in officina gli spazi erano governati dagli inveterati falegnami storici i quali lasciavano poco spazio alle nuove idee e all’innovazione. Da Mistri invece poteva far crescere la sua esperienza come falegname spriogionando la sua iniziativa e creatività.

Dopo circa 3 anni si presentò una nuova interessante opportunità dall’ex allenatore di calcio avrebbe voluto dare vita ad una falegnameria. I due provenivano da una torneria e avevano bisogno di qualcuno che avesse l’esperienza pratica non solo dei piccoli attrezzi da falegname, anche delle macchine a controllo numerico. A 24 anni Guli fu quindi assegnato come responsabile della strutturazione iniziale di questa nuova impresa artigiana sita in Cazzano, la falegnameria Alpina.

Ancora tre anni qui, con i tre da Mistri, uniti ai tre da Fattorini sommati ai primi tre da Rampinelli abbiamo ora un giovane di 26 anni con 12 anni di esperienza a trecentosessanta gradi nel mondo dell’artigianato.

Guli era pronto per il grande passo e fu così che nel 1996 fondò la Falegnameria Guli.

Stabilitosi nel suo capannoncino di via Bellora a Gazzaniga, Guli operava con grande soddisfazione nel suo laboratorio. Produceva mobili su misura e faceva piccole riparazioni per i privati della zona.

Iniziarono ad arrivare richieste più complesse come il montaggio di porte, finestre, cucine, camere e camerette. Il lavoro veniva apprezzato e il passaparola cresceva. Ecco la necessità di crescere e l’assunzione di operai.

Dopo circa 5 anni trasforma la sua partita iva individuale in società con Beppe che inizialmente era un collaboratore saltuario. I due si conoscevano già da molti anni sia perché Giuseppe era un cliente della ferramenta che per gli incontri sui campi da calcio a 11 e a 7. La stima reciproca e il desiderio imprenditoriale di Beppe culminò nella fondazione della società Falegnameria Guli S.n.c. attiva ancora oggi dopo oltre 23 anni di attività.

Anni in cui i due soci hanno condiviso e un lungo percorso lavorativo insieme ai dipendenti, collaboratori, clienti e amici che hanno apprezzato le realizzazioni di una delle falegnamerie, a questo punto possiamo dire storiche, della media Valle Seriana.

Si potrebbe aprire un’ampia parentesi dedicata alla realizzazione di oltre 100 negozi del settore retail e i numerosi locali e negozi realizzati, tuttavia per ora ci fermiamo scrivendo che ci sono ben poche cose che la Falegnameria Guli non sarebbe in grado di fare.

Beppe

Nato nel 1965, Giuseppe quest’anno ha spento 58 candeline. Cresciuto come tanti altri ragazzi nel contesto della media Valle Seriana, tra oratori, chiesa, scuola, partite di calcio e amici.

A volte si dice che il carattere e il temperamento di una persona vengono condizionati sia dall’ambiente in cui si cresce che dalle persone vicine. A volte si dice anche che la persona stessa, a prescindere dai fattori esterni, possiede la facoltà di determinazione sulle proprie scelte. Quale gruppo di monelli frequentare, se cedere al branco o preferire l’isolamento momentaneo, se dire di si o asserire il no davanti ai tanti crocevia che la vita propone. Giuseppe ha modellato con calma e costanza la propria indole di gran lavoratore, uomo e padre di famiglia.

Nel 1974, finita la scuola media entra subito nel mondo del lavoro. Dopo un primo periodo come aiutante in un negozio di elettrodomestici a Vertova, cerca nuovi stimoli e si unisce alla Falegnameria Merelli, sempre a Vertova. Testa bassa, tanti sacrifici e anche tante soddisfazioni. 15 anni di impegno lo hanno reso infine un falegname esperto e versatile.

Tra i 30 e i 35 ha voluto provare un’esperienza in fabbrica, presso la Somet. I 5 anni tra i telai della famosa impresa tessile, sono bastati per confermare che la sua passione più grande fosse proprio quella dell’artigiano. Giuseppe in cuor suo era prima di tutto un falegname e desiderava tornare in quel campo.

Non solo, in Giuseppe emerse anche la voglia di trovare il proprio spazio come imprenditore. Non inizieremo a cercare di capire cosa siano le coincidenze perché divagheremmo per troppo tempo dalla storia, ci soffermiamo solo osservando come le strade di Guli e Giuseppe si unirono proprio in quel momento.

Volgendo il proprio sguardo all’indietro, oggi, sembra quasi ovvio che due amici così legati dalla passione del calcio, dall’amore per la falegnameria e soprattutto uniti da una comunanza di valori con un senso di rispetto reciproco, dessero vita a un progetto insieme. Ma al tempo sembrava tutta una grande sorpresa e perché no, chi può dirlo. Del resto in tanti hanno continuato a lavorare in fabbrica, ma Giuseppe no. Aveva fatto la sua scelta. E così anche Guli.

C’è da scrivere almeno un’altra cosa su Giuseppe. Forse per il suo stato d’animo così sereno, forse perché senza grilli per la testa si “vede” meglio o chissà per quale altro motivo, c’è da dire che da Giuseppe escono parole vere, troppo vere per alcuni, non ancora pronti a una verità così grezza, per coloro che non hanno ancora raggiunto l’olimpo dei maturi.

La Falegnameria Guli oggi

Oggi Guli e Beppe sono di fronte alle sfide della società moderna, un sistema che cambia repentinamente e che lascia spazio a bassissimi margini di errore. Il focus più importante è attualmente rivolto al personale e alla sua formazione, ambito piuttosto complesso che seppur si scosta da quello operativo, non occupa una parte meno importante, principalmente per il fatto che la domanda cresce in modo più veloce rispetto alle possibilità di produzione di una piccola realtà artigiana.

Il Cliente oggi può trovare un’ampia gamma di servizi e prodotti come i serramenti, le porte, arredamenti in serie o su misura, divcani e materassi, pavimentazioni in legno (parquet) o piastrelle fino alla realizzazione di negozi, bar e ristoranti.